lunedì 17 settembre 2012

Ottocento anni della Jodoshu



Lettera di Ippen Shonin




Voi mi chiedete quale atteggiamento mentale dovete assumere per recitare il Nenbutsu. L'unica cosa che si chiede al devoto del Nenbutsu è dire "NAMU AMIDA BUTSU"; e non vi sono altre istruzioni che io possa darvi. Dicendo "NAMU AMIDA BUTSU" voi conseguite la pace spirituale.
Tutti gli insegnamenti lasciati dai saggi e dai sapienti sono altrettanti indicatori, escogitati per salvarci dalle molte forme di illusione che noi nutriamo; ma sono infondo rimedi provvisori. Il devoto del Nenbutsu non ne ha bisogno. Recitare il Nenbutsu in ogni circostanza, solo questo è sufficiente.
Quando una volta venne chiesto a Kuya Shonin: "Come deve essere recitato il Nenbutsu?", egli rispose semplicemente: "Abbandono!". Non disse altro. Questo è narrato nella raccolta delle poesie di Saigyo, e secondo me è veramente un detto aureo. "Abbandono!" è tutto ciò che viene richiesto al devoto del Nenbutsu. Abbandonate l'erudizione e la saggezza, così come l'ignoranza; abbandonate le nozioni di buono e cattivo, ricco e povero, nobile e vile, inferno e paradiso, e tutte le specie di illuminazioni amate ed insegnate dalle varie scuole del Buddhismo. Rinunciando a tutte queste nozioni ed a tutti questi desideri che servono solo a confondere, dedicatevi completamente a recitare "NAMU AMIDA BUTSU". 
Poiché questo si accorda perfettamente con il voto originale di Amida, recitate continuamente il Nenbutsu con unità di pensiero e concentrazione. Verrà allora il momento in cui realizzerete che, sebbene recitate "NAMU AMIDA BUTSU", non vi è né Buddha, né sé, né ragionamento alcuno da avanzare. In qualunque ambiente vi troviate, buono o cattivo che sia, per voi è la Terra Pura, perché voi non avete nulla da cercare e nulla da cui sfuggire.
Tutti gli esseri viventi, insieme alle montagne e ai fiumi, all'erba e agli alberi, al vento che soffia e alle onde che  scrosciano, tutti all'unisono recitano il Nenbutsu. Non è soltanto l'umanità che prende parte al voto originale di Amida. Se voi trovate difficile comprendere ciò che vi dico, non preoccupatevene, lasciate perdere, abbandonate anche questo insieme a tutto il resto e senza angosciarvi, senza fare progetti, affidatevi al voto originale di Amida e recitate il Nenbutsu. In qualunque stato di mente sia recitato, lieto o no, il "NAMU AMIDA BUTSU" non va mai contro il voto originale espresso dalla saggezza trascendentale di Amida di salvare tutti gli esseri viventi, ed è perfettamente commensurabile con l'ampiezza di tale voto.
A parte questo, non vi è nulla che deve interessarvi. Il mio unico desiderio è che, recuperando la vostra semplicità e la vostra innocenza originali, recitiate il Nenbutsu.

  di Ippen Shonin

sabato 15 settembre 2012

Ippen Shonin - Movie 2012



Ippen Shonin, il grande maestro dell' ODORI_NENBUTSU il nenbutsu danzato. La sua vita fu semplice, come quella di San Francesco. Detto l'Errante, viaggiò in lungo e in largo per tutto il Giappone diffondendo un insegnamento di pace, rispetto reciproco e gioia di vivere, oltre che di speranza per il futuro. Vissuto nel XIII secolo, fu forse l'unico vero maestro a poter essere paragonato al Santo di Assisi.

mercoledì 12 settembre 2012

I monaci del Kaihogyo



Il Kaihogyo è una pratica ascetica, detta dei "mille giorni",  perché dura tre anni. In questo lungo video è mostrato tutto il loro corso di addestramento durante i mesi estivi in Giappone. Questa pratica è consueta della scuola Tendai del Hieisan, in cui alla fine si riceve il titolo di Gran-Maestro (AJARI) per aver completato i tre anni di addestramento.

mercoledì 5 settembre 2012

martedì 4 settembre 2012

Dio nel Buddhismo

Questo breve estratto proviene dal canone buddhista pali. Leggendolo in molti si dovranno ricredere, buddhisti e non, che sostengono che nel Buddhismo non c'è Dio, che è una religione o anzi una filosofia atea. Non è così! Qui è il Buddha stesso a parlare e non altri:

"Colui certo è Brahma, il Signore, il Mai Vinto, l'Onniveggente, l'Onnipotente, il Padrone, il Fattore, il Creatore, l'Altissimo, l'Ordinatore, il Possente, Padre di ciò che fu e di ciò che sarà. Da costui, dal Signore Brahma noi fummo creati, egli è permanente, perdurante, eterno, elemento immutabile, così per sempre uguale sarà. Noi invece fummo creati da Brahma, impermanenti, non perduranti, di corta vita, elementi mutabili sorti in questo mondo".

dal Brahmajala Sutta

E' incredibile che l'insegnamento di Buddha sia stato falsificato per così tanto tempo che se ne è persa ormai memoria. Buddha era Induista e come tale pensava e parlava, e non rinnegò mai la sua fede in Dio/Brahma, e questo passo dei sutra lo prova.

Shinnyo-en: Shingon moderno