"Dio non pensa, Egli crea; Dio non esiste, Egli è eterno.
L'uomo pensa ed esiste e l'esistenza separa pensiero ed essere,
li distanzia l'uno dall'altro."
- Soren Kierkegaard -
lunedì 8 dicembre 2014
Uomo - Dio
"
... è un errore incomprensibile e un indizio di scarsa cultura filosofica
quello di credere che Dio abbia potuto manifestarsi sotto l'aspetto di una
particolare figura umana. Dio è il genere, l'universalità, la totalità; ma il
genere non è tuttavia mai un individuo singolo. Che l'individuo pretenda di
essere qualche cosa, questa è in generale una presunzione della soggettività;
ma che il singolo voglia spacciarsi per Dio, questa è una pazzia. Se fosse vera
questa pazza ipotesi che un uomo particolare possa
essere Dio, bisognerebbe di conseguenza adorare quest'uomo particolare; ma non
è possibile concepire una bestialità filosofica più grande!"
"Di
notte tutti i gatti son grigi, e se essere Dio significa aver l'aspetto come
tutti gli altri, allora io dico che è notte e che tutti siamo Dio, che ciascuno
per suo conto è Dio; così certamente nessuno ha da rimproverare nulla al suo
vicino."
-Soren
Kierkegaard -
domenica 7 dicembre 2014
sabato 6 dicembre 2014
Senza mutamento
Quando il maestro Tung-Shan stava per morire, il suo successore Ts'ao-Shun gli chiese: "Dove stai per andare?". Il maestro rispose: "Vado all'Immutabile". Il discepolo chiese ancora: "Come fai ad andare all'Immutabile?". Il maestro rispose: "Il mio andare è senza mutamento!".
sabato 29 novembre 2014
La morte
Disse il Buddha:
"Shariputra, cosa ti rende triste?
Resti sotto l'albero a meditare tutta la giornata.
Cosa ti rende così ansioso?"
"Oggi ho visto ancora le cerimonie funerarie
sulle sacre acque del Gange.
- disse Shariputra -
Sulle sue rive alcuni pellegrini sono venuti a
bagnarsi nelle sue acque.
Da quel momento ho pensato che essi avessero più il
desiderio di morire che di vivere.
Spesso mi chiedo perché il paese in cui sono nato
sia così povero?
E' come se tutta questa gente fosse venuta al mondo
solo per soffrire."
"E' questo che ti rende così triste?"
chiese il Buddha.
"Certamente, chi può volere una vita di totale
sofferenza?" rispose Shariputra.
"Ti sbagli!" - disse il Buddha - "Là
dove c'è sofferenza, c'è gioia e dove c'è gioia, c'è sofferenza.
Quando un bel fiore appare sappiamo che un giorno
appassirà.
In questo mondo tutto muta in continuazione,
ogni causa ha un effetto, ed ogni inizio condurrà
ad una fine,
è ciò che chiamiamo l'impermanenza delle cose,
ed è così anche per gli uomini."
"Ma finché sappiamo che ci attende un giorno
la morte,
le nostre anime non potranno che essere dominate
dalla tristezza!"
- replicò Shariputra -
E dato che cerchiamo di vincere la tristezza per
tutto il tempo della nostra breve vita,
e di trovare l'amore e la beatitudine,
alla fine non resterà niente di noi dopo la morte.
Allora perché gli uomini nascono se prima o poi
devono morire?
La morte è inesorabile ed implacabile, nessuno può
sfuggirle!"
"Hai dimenticato una cosa!" disse il
Buddha.
"Dimenticato? Che cosa o Beato?" chiese
Shariputra.
"Ciò che hai dimenticato, - disse il Buddha -
è che la morte non è la fine di tutto!
La morte è al più un cambiamento, una
trasformazione.
Non dimenticarlo mai, la morte non è la fine di
tutto!
Tutti quelli che hanno visto la luce su questo
mondo
e che sono stati riconosciuti come santi,
hanno superato la prova della morte.
Se otterrai questo livello di comprensione,
malgrado tutto, supererai la tua natura
umana,
per avvicinarti a quella divina".
sabato 19 luglio 2014
Non discutere
Non c'è niente nel Buddhismo su cui discutere. Andrebbe completamente contro la sua natura. Le dottrine che incoraggiano le dispute e le controversie non possono liberare dal ciclo di nascita e morte.
Liberare corpo e mente
Bruciare incenso, inchinarsi, pregare, leggere e recitare i sutra, sono tutte azioni inutili se compiute per ottenere qualcosa di esteriore. Liberare se stessi dall'attaccamento a corpo e mente, questo è il solo requisito per ottenere la buddhità, attraverso una meditazione perseverante e coraggiosa.
Inchinarsi
Il maestro Huang-po era solito inchinarsi spesso durante le sue pratiche, tanto che gli era cresciuto un grosso bernoccolo sulla fronte. Diceva spesso ai suoi discepoli: "Quando mi inchino, mi inchino!"
sabato 12 luglio 2014
Merito non-merito
Un monaco si inchinò difronte alla statua del Buddha, ma il maestro gli diede uno scappellotto. Il monaco disorientato chiese: "Non è meritevole inchinarsi davanti al Buddha?". E il maestro gli rispose: "Sì, ma è meglio fare a meno delle cose meritevoli".
Le due facce di una medaglia
Se si riescono a vedere le opinioni altrui e le proprie come le facce di una unica medaglia, cioè contemporaneamente come due lati di un tutto, sarà più facile essere tolleranti con quelli che non vedono che una sola faccia.
La verità
Stai attento a non farti prendere in giro dalle cose esteriori o dai preconcetti e pregiudizi convenzionali. La verità va afferrata a mani nude, non con i guanti.
La polvere dei pensieri
Il maestro Chao-chou stava pulendo l'atrio del monastero, quando passò di lì un discepolo che gli domandò: "Perché devi pulire? Tu che sei un grande maestro, completamente libero dalla polvere dei cattivi pensieri". Chao-chou rispose: "La polvere viene da fuori".
martedì 8 luglio 2014
La mente e il vuoto
Quando la tua mente sarà totalmente vuota avrai raggiunto la purezza. Ma non pensarci o la perderai. Tuttavia, se ricadi in uno stato di non purezza, limitati a non farci caso e sarai libero un'altra volta.
lunedì 7 luglio 2014
Non esiste meta
L'esperienza non è la meta della ricerca buddhista, perché la volontà di raggiungere qualcosa sconfigge se stessa. Esiste oggi ancora gente che vuole raggiungere una qualche meta, ma in verità non esistono cercatori, né ricerca, né cosa cercata. Sono tutte illusioni, veli sul volto della realtà!
domenica 6 luglio 2014
Aforisma-1
Rinuncia a te stesso per gli altri,
rinuncia a te stesso per la vita,
rinuncia a lottare per dare senso a tutto ciò.
Semplicemente rinuncia!
- Tao Shan -
rinuncia a te stesso per la vita,
rinuncia a lottare per dare senso a tutto ciò.
Semplicemente rinuncia!
- Tao Shan -
sabato 31 maggio 2014
Menzogne!
Nel mio peregrinare, ho visto cose, ho conosciuto persone, ma nei luoghi dove il destino mi ha portato, niente ho trovato di consistente e vero. Ho trovato solo menzogna nel cuore dell'uomo! Ipocrisia fino ai limiti del cosmo. Si dice che la verità sia dentro nell'uomo, ma se cerchi la verità, troverai solo menzogna.
Dell'ipocrisia dell'uomo ho piene le orecchie, e il loro frastuono mi disorienta e mi ferisce. Non fidarti dell'uomo, ma confida nel Dharma, non fidarti dell'apparente tolleranza di alcuni, perché è solo falsità, che brucia il cuore e l'anima. Chi predica questo o quell'insegnamento; chi dice: "Dio esiste!", e poi si comporta come se non esistesse; è perché non ci crede nemmeno lui! Se cerchi di correggere un errore di traduzione, ti rispondono che è solo un caso, ma poi ti rendi conto che è pura volontà di falsificazione. In realtà Dio è la verità stessa, e come tale va venerato nello spirito dell'uomo. La tua interiorità, il tuo spirito, è l'unica vera salvezza, non divinità invisibili o posticcie dall'aspetto benevolo o terrificante. Non aspettarti aiuto dal cielo perché non né avrai, semplicemente perché il cielo non offre alcun riparo. Ma nemmeno avere un tetto sopra la testa ti aiuterà a vivere meglio, perché anche la tua casa può diventare la peggiore delle prigioni. In tutto questo, qualcuno penserà che io sia pessimista, ma si sbaglia, perché la mia è solo l'osservazione oggettiva delle cose del mondo e del cuore del'uomo. La società è un inferno camuffato da paradiso, dove le persone si mentono in continuazione, e dove avviene il peggiore dei delitti, la speranza di un futuro là dove non c'è presente. Unica speranza di noi stessi siamo noi stessi, e la volontà di vivere che abbiamo o meno, e se vogliamo possiamo, anche se poi dovremo prepararci a combattere. Ma se la battaglia dovesse mettersi al peggio, allora confida solo nella tua spada, come fecero quei nobili samurai di un tempo.
giovedì 29 maggio 2014
Il Nulla
Non sappiamo cos'è, né cosa non è, non possiamo indagare su che cosa sia e nemmeno su cosa non sia. Che cosa è?
Il Nulla!
Il Nulla!
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